domenica 21 febbraio 2016

Tokyo Pocket Lonely Planet

POCKET TOKYO
Lonely Planet
5a edizione 2016, 196 pagine, colore
ISBN 978-88-5922-540-9
prezzo di copertina €13,50


E' uscita la nuova guida pocket della Lonely Planet!
A mio parere la migliore in italiano in commercio per quanto riguarda Tokyo. E' costantemente aggiornata, l'unica che annualmente o quasi si rinnova, se volete una guida semplice, utile e interessante di Tokyo questo è un ottimo acquisto. 
Colorata, di piccolo formato e comoda da tenere in tasca, con note culturali e di approfondimento ma senza annoiare. Non ci troverete tutto, ma sicuramente è un buon compromesso, imperdibile per chi vuole andare a Tokyo e non vuole perdersi le cose migliori. Inclusa anche una piccola cartina, che è abbastanza superflua se non siete ospiti dell'imperatore, in quanto mostra solo il centro geografico di Tokyo e pochissimo altro, ma almeno sul retro avrete una mappa della capillare rete metropolitana di Tokyo.


giovedì 4 febbraio 2016

Strumenti musicali giapponesi a percussione

Mi sono trovato a fare alcune ricerche sugli strumenti musicali giapponesi, ecco alcuni risultati!
Il tamburo (taiko),  ricopre un ruolo importante nella tradizione giapponese. Usato fin dall'antichità come strumento magico e religioso, protagonista di cerimonie solenni o più mondani matsuri, accompagna le feste di paese come entra nel teatro, ad esempio nel teatro No.

La leggenda narra che un giorno Susanowo no Mikoto, dio dell'uragano, uno dei principali kami dello shintoismo, prese a distruggere la terra devastandola con la sua forza. L'ira del dio spaventò cosi tanto la sorella Amaterasu, dea del sole, da indurla a nascondersi nel profondo di una caverna. Chiusa l'entrata con un grosso masso, la dea decise di non uscirne più. Approfittando del buio, tutte le forze del male uscirono allo scoperto e cominciarono ad agire indisturbate sulla terra. Preoccupati, tutti gli dei del cielo e della terra si riunirono davanti alla grotta cercando senza successo di convincere Amaterasu ad uscire.
Quando ormai sembrava non esserci più speranza, Ame no Uzume no Mikoto, una piccola dea anziana, si fece avanti per risolvere la situazione. Prese un botte di sake, la capovolse e cominciò a ballarci sopra. Il suono prodotto dal battito dei suoi piedi fu così contagioso e coinvolgente che tutti cominciarono a festeggiare. Incuriosita da tanto rumore Amaterasu decise di guardare fuori e quando vide tante facce felici si unì alla festa e sul mondo tornò la luce.

Il termine TAIKO racchiude uno svariato numero di tamburi, a forma cilindrica o di barile, dalle dimensioni più diverse, da suonare con le mazze o senza.


Gli odaiko sono enormi tamburi che richiedono una grande forza per essere suonati, hanno la pelle inchiodata direttamente sul corpo dello strumento e vengono usati nei matsuri.



In occasioni più leggere vengono invece usati i piccoli shimedaiko, che hanno pelli fissate ad anelli di metallo che sono tenuti in tensione da alcune corde.



Nel teatro No vengono usati il kotsuzumi che è un tamburo da spalla. 


Così come l'otsuzumi, tamburo da anca, la cui pelle viene fatta asciugare al calore della brace per 1-2 ore e quindi posata sul corpo del tamburo e legata con la canapa.