Ovviamente quello a cui puntavo era il Japan Pavilion! Ho preso il treno da Bolzano alle sette di mattina e sono arrivato all'Expo alla stazione di Rho alle undici e trenta pronto per cominciare la mia avventura, avventura iniziata subito con due ore di fila solo per entrare -__-, una folla smisurata si accalcava occupando tutto lo spiazzo davanti all'entrata Triulza.
Una volta entrato mi sono diretto subito al padiglione Giappone ignorando tutti gli altri visto che era quello il mio obiettivo principale.
Ero preparato psicologicamente a una lunga attesa per entrare ma quando sono arrivato e ho visto la fila ho iniziato a sudare freddo, usciva da padiglione facendo un serpente e si perdeva per tutta la sua lunghezza.
Solo quando sono arrivato alla fine ne ho realizzato la portata, la zelante signorina giapponese in divisa mi avverte che da quel punto, se voglio entrare mi aspettano tre ore di attesa prevista! Ho vacillato... ho seriamente pensato di andarmene, ma come potevo? Inutile illudersi che tornando "dopo" potesse diminuire, anzi la sensazione era che la fila sarebbe solo aumentata.
Così mi sono messo in coda e dopo nemmeno quindici minuti dietro di me il serpentone umano si era allungato di altri cinque metri.
Dopo la lunga attesa sono entrato nel padiglione per scoprire che la fila si snodava anche all'interno, quella esterna ne era un'estensione...
Nella parte interna un'altra signorina, anche lei in rigorosa uniforme bianca e rossa con tanto di cappellino (chi è stato in Giappone sa quanto piacciano ai giapponesi le divise e i cappellini per le stesse), ci saluta e ci invita a collegarci al wi-fii del padiglione e a scaricare l'app interattiva che completerà l'esperienza nel padiglione.
Una volta entrato mi sono diretto subito al padiglione Giappone ignorando tutti gli altri visto che era quello il mio obiettivo principale.
Ero preparato psicologicamente a una lunga attesa per entrare ma quando sono arrivato e ho visto la fila ho iniziato a sudare freddo, usciva da padiglione facendo un serpente e si perdeva per tutta la sua lunghezza.
Solo quando sono arrivato alla fine ne ho realizzato la portata, la zelante signorina giapponese in divisa mi avverte che da quel punto, se voglio entrare mi aspettano tre ore di attesa prevista! Ho vacillato... ho seriamente pensato di andarmene, ma come potevo? Inutile illudersi che tornando "dopo" potesse diminuire, anzi la sensazione era che la fila sarebbe solo aumentata.
Così mi sono messo in coda e dopo nemmeno quindici minuti dietro di me il serpentone umano si era allungato di altri cinque metri.
Dopo la lunga attesa sono entrato nel padiglione per scoprire che la fila si snodava anche all'interno, quella esterna ne era un'estensione...
Nella parte interna un'altra signorina, anche lei in rigorosa uniforme bianca e rossa con tanto di cappellino (chi è stato in Giappone sa quanto piacciano ai giapponesi le divise e i cappellini per le stesse), ci saluta e ci invita a collegarci al wi-fii del padiglione e a scaricare l'app interattiva che completerà l'esperienza nel padiglione.
Poco più avanti un'altra presentazione e un piccolo intrattenimento ci attendono prima di entrare.
Una volta finita la coda, entriamo nella prima sala, dove si possono ammirare quadri luminosi alle pareti e un quadro animato con pitture e macchie che si muovono come pesciolini in uno stagno. Nelle sale a seguire animazioni e mappamondi interattivi, proseguendo poi in un'ambiente buio con le pareti a specchio, che giocando con effetti luminosi e suoni trasportano in diverse simulazioni di cambio di stagione (video) e spettacoli di luce (video).
Proseguendo ci sono poi una stanza con effetto di illusione ottica con una lunga tavola apparecchiata in stile giapponese minimal, una sala con cascata di luce centrale nella quale, attraverso l'app, puoi catturare le immagini che scendono trascinandole nel cellulare e salvandole poi in memoria.
Proseguendo ancora una stanza con la parete di cassetti e nicchie con riproduzioni di cibi e ingredienti della cucina giapponese, un corridoio con altre opere artistiche, fino ad arrivare al punto cruciale del padiglione la sala del ristorante del futuro!
Nella grande sala finale il pubblico prende posto ai tavoli intorno a quello centrale dove comincia l'animazione, condotta da una giapponese e un italiano vestiti in modo quantomeno pittoresco, sarà una voce a spiegare come funzionano i tavoli interattivi e l'uso delle bacchette.
Con luci e suoni faremo un viaggio nella cucina nipponica legata al passare dell stagioni, sui tavoli (che sono in realtà degli schermi) scorrono i piatti virtuali.
Luci suoni musica e colori è questo il fulcro dell'esperienza al padiglione Giappone.
Come ultima tappa si accede al piano superiore dove sono presenti i ristoranti in pieno stile giapponese, collocati come in una food court di un centro commerciale in Giappone, si viene accolti dal saluto (irasshiaimase) e dagli odori della cucina nipponica e per un attino sembra di essere davvero nel paese del Sol Levante. Un sacco di personale addetto all'area ristorazione ti assiste nell'ordinazione automatica che avviene tramite postazioni i-Pad su cui si possono scorrere i vari piatti e bevande disponibili, si va poi al ritiro tramite il numero in una delle postazioni dei ristoranti presenti.
Le ristorazioni presenti sono CoCo Ichibanya (curry con riso e cotoletta, lo consiglio è veramente buonissimo), Sagami (soba), Kyotaru (sushi) e Imahan (sukiyaki). Di fronte all'area ristoro anche una piccola area eventi, dove ad esempio insegnano ad usare le bacchette o fanno approfondimenti vari sul Giappone.
Dimenticavo che l'area ristoro è accessibile anche senza fare la fila, quindi se capitate a Expo e non avete la forza di affrontare la coda che a volte tocca anche le 4 ore andate a provare comunque i piatti della cucina giapponese, ve li confezionano anche a portar via, quindi volendo prima di uscire potete farci un salto per prendere un pasto da consumare sul treno, in puro stile giapponese!
Una volta finita la coda, entriamo nella prima sala, dove si possono ammirare quadri luminosi alle pareti e un quadro animato con pitture e macchie che si muovono come pesciolini in uno stagno. Nelle sale a seguire animazioni e mappamondi interattivi, proseguendo poi in un'ambiente buio con le pareti a specchio, che giocando con effetti luminosi e suoni trasportano in diverse simulazioni di cambio di stagione (video) e spettacoli di luce (video).
Proseguendo ci sono poi una stanza con effetto di illusione ottica con una lunga tavola apparecchiata in stile giapponese minimal, una sala con cascata di luce centrale nella quale, attraverso l'app, puoi catturare le immagini che scendono trascinandole nel cellulare e salvandole poi in memoria.
Proseguendo ancora una stanza con la parete di cassetti e nicchie con riproduzioni di cibi e ingredienti della cucina giapponese, un corridoio con altre opere artistiche, fino ad arrivare al punto cruciale del padiglione la sala del ristorante del futuro!
Nella grande sala finale il pubblico prende posto ai tavoli intorno a quello centrale dove comincia l'animazione, condotta da una giapponese e un italiano vestiti in modo quantomeno pittoresco, sarà una voce a spiegare come funzionano i tavoli interattivi e l'uso delle bacchette.
Con luci e suoni faremo un viaggio nella cucina nipponica legata al passare dell stagioni, sui tavoli (che sono in realtà degli schermi) scorrono i piatti virtuali.
Luci suoni musica e colori è questo il fulcro dell'esperienza al padiglione Giappone.
Come ultima tappa si accede al piano superiore dove sono presenti i ristoranti in pieno stile giapponese, collocati come in una food court di un centro commerciale in Giappone, si viene accolti dal saluto (irasshiaimase) e dagli odori della cucina nipponica e per un attino sembra di essere davvero nel paese del Sol Levante. Un sacco di personale addetto all'area ristorazione ti assiste nell'ordinazione automatica che avviene tramite postazioni i-Pad su cui si possono scorrere i vari piatti e bevande disponibili, si va poi al ritiro tramite il numero in una delle postazioni dei ristoranti presenti.
Le ristorazioni presenti sono CoCo Ichibanya (curry con riso e cotoletta, lo consiglio è veramente buonissimo), Sagami (soba), Kyotaru (sushi) e Imahan (sukiyaki). Di fronte all'area ristoro anche una piccola area eventi, dove ad esempio insegnano ad usare le bacchette o fanno approfondimenti vari sul Giappone.
Dimenticavo che l'area ristoro è accessibile anche senza fare la fila, quindi se capitate a Expo e non avete la forza di affrontare la coda che a volte tocca anche le 4 ore andate a provare comunque i piatti della cucina giapponese, ve li confezionano anche a portar via, quindi volendo prima di uscire potete farci un salto per prendere un pasto da consumare sul treno, in puro stile giapponese!
Nel complesso una bellissima esperienza che si vive appieno utilizzando l'interattività della app sul cellulare, che ti fa dimenticare le ore di fila e che merita sicuramente la visita e si conclude con vero cibo giapponese buonissimo. Ho visto diversi padiglioni di molte nazioni ma devo ammettere che fra quelli che sono riuscito a visitare il Giappone si è rivelato di gran lunga il migliore, quasi tutti offrono un giro senza intrattenimento, con soli video e immagini statiche, oppure una mera esposizione di prodotti e cibi locali. E' evidente il maggiore impegno che è stato profuso nella realizzazione del Japan Pavilion per realizzare un'esperienza coinvolgente istruttiva e divertente.
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