Rieccomi in Italia, ancora in balia del jet-lag, dopo questo ultimo viaggio, che sembra sempre troppo corto, in Giappone.
Dopo i primi giorni ventosi e freddi, il clima si è mitigato e anche i sakura hanno fatto la loro comparsa.
In un'esplosione di colori pastello, ho avuto il mio secondo Hanami, il rito a cui i giapponesi non riescono a rinunciare e si riversano nei parchi e vie alberate a fotografare i fiori e fare picnic sotto gli alberi.
Nel precedente viaggio ero nel quartiere di Ueno quindi era quello il mio parco di riferimento, questa volta sono andato nel grande parco di Shinjuku, dove la fioritura era abbondante e spettacolare e gli spazi più ampi e ariosi rispetto a Ueno.
Ueno |
Per entrare in questo parco si pagano 400 yen e si è sottoposti a controllo degli zaini e delle borse da parte di due guardie anzianotte e zelanti, che si accertano che non vengano introdotti alcolici all'interno dei giardini. Avevo una bottiglia d'acqua nella tracolla e l'hanno voluta aprire per odorarla in modo da accertarsi che fosse davvero solo acqua, il controllo era per tutti e non solo per noi gaijin! Si vive un'esperienza strana ad andare in questo parco come allo Yoyogi, è difficile accettare l'idea di stare nel pieno centro di Tokyo, in uno dei quartieri più moderni, popolosi e frenetici come Shinjuku.
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