Mercoledì sono andato ad una conferenza "Cucina Giapponese e Benessere" all'Istituto Giapponese di Cultura a Roma. Relatrice la nutrizionista Hiroko Nakazawa che ha spiegato sommariamente alcune basi della cucina teorica giapponese, con accenni ai condimenti più utilizzati, come la soia e il miso, ed alcuni cibi e piatti che ben rappresentano questo paese, come il riso e il brodo dashi.
Ho trovato questa conferenza interessante solo per chi non avesse nessuna conoscenza dei cibi o delle basi della cucina giapponese. Purtroppo gli argomenti secondo me erano trattati molto superficialmente, come sempre preferisco meno punti ma più approfonditi.
Interessanti i brevi cenni con la grafica a schermo che illustravano l'evoluzione dell'alimentazione nipponica dagli anni sessanta ai giorni nostri, ad esempio come nel 1960 il consumo dei cereali e derivati era nella quasi totalità occupato dal riso, mentre ad oggi è equamente distribuito tra pane, riso e altri cereali.
Un andamento simile al consumo di carne che anticamente in Giappone non veniva mangiata per motivi religiosi. Trovo che questo sia anche il motivo per cui ci sia stato un netto miglioramento fisico ed estetico del popolo giapponese con il susseguirsi delle nuove generazioni. Se infatti si mettono a paragone i giovani di oggi con quelli di due generazioni prima la differenza è evidente.
Purtroppo la sala auditorium era come al solito decisamente troppo piena, soprattutto se consideriamo il limitato numero di posti a sedere, nonostante fossi arrivato almeno 20 minuti prima, la fila era già molto consistente, infatti sono rimasto in piedi. Anche la temperatura era davvero troppo alta, evidentemente la sala sovraffollata non permetteva un corretto ricambio di aria...
Molto gradito a tutti a fine conferenza un presente offerto dagli sponsor, un sacchetto con dentro una bottiglietta di salsa di soia Kikkoman, del riso e del preparato istantaneo per dashi.
Un appunto anche qui purtroppo è dovuto, la distribuzione di questi prodotti è stata decisamente mal gestita. Quando la conferenza è finita, dopo l'applauso la relatrice ha risposto a qualche domanda a chi nel pubblico necessitasse. La quasi totalità del pubblico si è avviata fuori dalla sala per compilare il questionario di gradimento e li in piedi accalcati nel corridoio, c'è stata un attesa di oltre 20 minuti finché qualcuno si decidesse a distribuire il sacchetto con i prodotti. Molte delle persone sfinite dal caldo prima e da questa inutile attesa poi se ne sono andate molto scontente senza il loro regalo, non sono mancati anche vari scoppi di ira di alcuni spettatori stanchi di aspettare così tanto e senza ragione o spiegazione alcuna.
Sarebbe stato molto meglio dare i prodotti agli spettatori che normalmente consegnavano il questionario e lasciavano la sala dopo aver assistito alla conferenza.
Quindi eventi come questo, consigliati a chi non ha nessuna infarinatura del mondo giapponese, da tralasciare se invece avete già un minimo di conoscenze sul tema.