Autostop con Buddha
Viaggio attraverso il Giappone
Will Ferguson
(2010), 12,5x19,5cm, 454 pagine, b/n, brossura
ISBN 978-88-07-72128-1
prezzo di copertina € 12,50
Feltrinelli (edizione Universale Economica Feltrinelli)
Eccomi qui con una nuova recensione su un'altro libro che ha come tematica il Giappone. Il libro è Autostop con Buddha, Viaggio attraverso il Giappone di Will Ferguson edizione Feltrinelli prima edizione italiana 2007. Si tratta di una sorta di diario di viaggio, l'autore, un insegnante di inglese di origine canadese, decide di partire per un viaggio attraversando tutto il Giappone da sud a nord. Da Capo Sata nel Kyushu fino a Capo Soya nell'isola di Hokkaido seguendo la fioritura dei Sakura (i fiori di ciliegio). La particolarità di questo viaggio è che il protagonista si impone di fare il percorso tutto in autostop, a diretto contatto quindi con i giapponesi, poco avvezzi alla pratica dell'autostop e notoriamente riservati e restii ad approcciarsi con gli stranieri. Sembra un impresa impossibile, ma in realtà i presupposti verranno presto smentiti.
In genere i libri di questo tipo sono scritti da persone che amano il Giappone e ne apprezzano la cultura. Tuttavia già dai primi paragrafi si percepisce che Will Ferguson non ama affatto il Giappone e i giapponesi e che si trova li probabilmente perché, come dice lui, percepisce uno stipendio "incredibilmente alto". Risulta altamente insofferente, con manie di persecuzione, con un complesso sul suo peso che non manca di riversarsi sui malcapitati che incontra, una fin troppo alta considerazione di se e della cultura occidentale (canadese-americana in particolare).
Il suo passatempo preferito oltre che criticare usi e costumi è quello di mettere in difficoltà (alle volte offendere) i suoi interlocutori, in un occasione almeno arrivando ad aggredire verbalmente una delle persone che gentilmente gli offre un passaggio, reo di averci messo troppo ad arrivare facendolo bagnare sotto la pioggia. In un'altra occasione il nostro eroe afferma di essere stato sul punto di aggredire una povera vecchia perché, non capendo completamente quello che cercava di dirgli, pensava gli stesse dando del grassone.